giovedì 17 luglio 2008

questa la devo raccontare

Oggi sto veramente da dio! Nonostante le brutte questioni degli ultimi giorni, il "tuosseco" inutile provocato dall'arroganza ignorante che mi circonda, ieri sera è successa una cosa che mi ha riempito di gioia. A un certo momento del pomeriggio, mentre mezzo mondo si era dato appuntamento nel mio ufficio con il solito chiaro intento di rompermi le scatole, giunge sull'uscio Andrea! La premessa necessaria è che con Andrea, che è una persona molto carina, molto gentile e molto seria anche, in realtà non è che ci siano state finora grosse occasioni di contatto, non è che ci siamo mai troppo parlati, non è che abbiamo mai fatto aperitivi, cene, uscite o cose del genere. Comunque, sabato sera per puro caso, dopo un bagno nella piscina all'11° piano dell'hotel, per puro caso dicevo, ho incontrato Andrea e il suo reparto, e sorseggiando birra abbiamo deciso di andare a mangiare insieme. Altra premessa è che Andrea, nonostante sia alto un metro e una banana, ha una moto grossa e cattiva, e naturalmente , come ogni volta che vedo uno con una moto, ho detto andiamo a fare un giro! Naturalmente, come spesso accade, non è che scherzavo, ma manco parlavo troppo sul serio! Insomma, ieri pomeriggio, in ufficio, è arrivato Andrea e ha detto:"andiamo" io ho detto, cercando di scansare il fuoco incrociato degli sguardi incerti di tutti, "scusa? andiamo dove?..." e lui: "io ero venuto a rapirti!" Improvvisa vampata di calore, brusco passaggio su modalità IMBARAZZO, mi guardo intorno e tutti mi stanno fissando in attesa della mia reazione. Biascico un, vediamo.... ci sentiamo tra un pò, non so a che ora finisco, e compagnia bella (insomma tutte le espressioni tipiche del "non so che fare, che vorrà dire? perchè sta succedendo? ecc. ecc.) Risultato: Positano in moto, con passaggio di andata da Vietri sul mare e rientro da Sorrento, cioè tutta la costiera, piena di curve, tornanti, vento in faccia al tramonto. Naturalmente, devo dire per onestà, che l'inizio del viaggio è stato carico di seghe mentali, tipo: ora che siamo a 3mila all'ora, se non mi attacco a lui , sicuro volo e mi scaravento addosso a tutte le macchine che diventano subito puntini alle nostre spalle, però se mi attacco penserà che ci sto provando? oppure se come dice la saggezza partenopea, non si fa nulla per nulla, in cambio di questo giro in moto, prima o poi chiederà qualcosa, oppure che faccio se per ipotesi a un certo punto si ferma, scende dalla moto e mi ammazza e getta il mio cadavere dall'alto della costiera amalfitana? (a questa qua non ho trovato risposta) insomma lungo l'autostrada tutto il campionario delle seghe mentali possibili, si è esibito danzando nella mia scatola cranica inguainata dal casco. Non ho resistito e arrivati a Vietri sul mare gliel'ho detto... Andrea ha riso e con tutta la naturalezza del mondo, mi ha detto che niente, non c'era nulla di tutto quello che stavo immaginando, semplicemente gli andava! E' stato in quel preciso istante, che è scattata la modalità GIOIA. Ho ancora addosso, la sensazione di felicità vera che ho provato quando mi si è palesato davanti agli occhi improvvisamente, lo spuntone di roccia prima di Positano, e il mare blu e bianco, il riflesso della luna sul mare e ancora la luce di fine tramonto oltre la montagna. Questi sono i momenti nei quali intorno a te non esiste più niente, non esistono le brutture non conosci fastidi, ti sembra che nulla di male ti sia mai capitato nella vita. Questo post è per ringraziare Andrea, della gentilezza, della semplicità, dell'onestà e soprattutto della gratuità di tutto ciò. E' bello sapere che nel mondo ci sono persone così. Comunque, per chi non avesse chiaro esattamente di che parlo, questa è Positano.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Vorrei soltanto ringraziare Ilaria per le bellisime parole dette su di me, e nel farlo lascio anche la mia versione dei fatti...
In quel momento nel tuo ufficio io volevo veramente rapirti, portarti lontano da quella gente che ti affibiava solamente rogne. Sul dove andare non avevo una idea precisa e ci hai pensato tu dicendo "Andiamo in costiera"...
E quella è stata una delle serate più belle della mia vita. Passeggiare spensierati per quelle strade curvose in moto prima, a piedi per i vicoli e le scalinate di Positano poi. Parlare liberamente senza badare a quello che si dice, con un'intesa inaspettata per due che neanche si conoscono. Sdraiati su un lettino in riva al mare a decifrare le stelle per il solo gusto di stare li, fare una cosa banale divertendosi. E nulla più.
E sono stato bene con te e per qualche ora non è esistito nient'altro che quel posto magnifico e noi due allegri e felici.
Sono io che devo ringraziare te per avermi permesso di attingere sensazioni bellissime dalla tua straordinaria vitalità e allegria.
Grazie Ilaria, spero che la vita ti riservi tutto il meglio di cui dispone e soltanto il meglio. Ti voglio bene.
Andrea.